sabato 21 dicembre 2013

Un matrimonio, la fiction di Pupi Avati.



Cinquant’anni di matrimonio e di vita. Sono quelli raccontati da Pupi Avati in “Un matrimonio”, una fiction in sei puntate che Raiuno propone in prima serata da domenica 29 dicembre. Tutto è partito, ricorda il regista, dal quarantesimo anniversario del suo matrimonio: “Al termine della festa, guardando mia moglie, mi sono chiesto come fosse stato possibile che quella ragazzina della quale mi ero innamorato a prima vista si fosse tradotta nella donna che mi sarebbe stata accanto in un percorso così lungo”. Una donna che, aggiunge sorridendo, “avevo sposato senza conoscere tanto, solo perché era molto carina ed immaginando che sarebbe rimasta sempre molto carina”. Con il tempo, invece, “è diventata meno carina, ma più importante, abbiamo condiviso una vita, i miei occhi sulla vita sono diventati quattro con i suoi. E’ meraviglioso essere con lei che mi ha visto al meglio e al peggio in tutte le età della mia vita”. Non ci stupisce che “Un matrimonio” partendo da questi racconti un’unione lunga e felice anche se non è esattamente una storia di rose e fiori in cui tutti i giorni ci sono solo baci, carezze e sorrisi, ma include tutto ciò che succede nei matrimoni i lati più belli e quelli più brutti. Questo film è una lunga storia familiare, in cui Avati mette il matrimonio al centro. La storia di "Un matrimonio" è raccontata, come in un lunghissimo flashback, da una delle figlie della coppia protagonista, Anna Paola. Si parte dal primo incontro tra i suoi genitori, Carlo e Francesca, sulle rive del fiume Reno a Sasso Marconi. E’ il 1948 ed entrambi sono fidanzati con altre persone, ma al primo sguardo, Francesca capisce che quello è l’uomo della sua vita: “Lo vede e dice: è mio, me lo prendo e se l’è preso” commenta la Ramazzotti che, rivolta ad Avati, dice: “Per sei mesi, durante le riprese, sono entrata nel tuo matrimonio, partendo da una giovane ingenua e un po’ incapace che, però, ha dentro un sogno e una grande vitalità. E diventa la padrona di una famiglia, forte e determinata, con grazia e garbo. Una donna che è sana in un matrimonio sano”. A questo proposito, il regista osserva che “oggi le storie televisive e cinematografiche che riguardano la famiglia ne privilegiano le dissonanze. La storia di mezzo secolo del nostro Paese narrata attraverso un matrimonio che ‘regge’ è quanto di più in controtendenza si possa proporre”se vede il matrimonio in un’ottica diversa e dimostra che anche quelle delle famiglie felici sono storie ricche e degne di essere raccontate. "Un matrimonio" è realizzato da Antonio Avati (per Duea Film) per Rai Fiction. Nel cast, oltre ai due protagonisti, ci sono tra gli altri: Valeria Fabrizi, Andrea Roncato, Antonella Ferrari, Giorgio Borghetti, Katia Ricciarelli, Roberto Ciufoli, Gisella Sofio, Mariella Valentini, Ettore Bassi e Corrado Tedeschi. C’è anche la partecipazione di Christian De Sica.

Martina Perucca

giovedì 19 dicembre 2013

L'attrice Eva De Rosa.



Eva De Rosa, nativa di Luino (Varese), ma da sempre residente a Caserta è un’attrice di teatro e cinema, cabarettista, regista, conduttrice televisiva ed autrice di testi teatrali. Eva comincia la sua avventura teatrale nel 1992 come attrice nella compagnia stabile del teatro "Izzo" di Caserta dove ben presto ne diventa un punto cardine interpretando parti sempre più di rilevo. Con il passare del tempo e dopo numerose esperienze teatrali sia “filodrammatiche”  sia “professionistiche”,  la De Rosa crea un suo gruppo, i “Senza fili” compagnia dove oltre ad esserne il direttore artistico, vi partecipa come attrice e ne firma la regia. Vincitrice di vari premi regionale e nazionale, sia come attrice sia come regista; nel 2010 comincia un suo percorso televisivo in RAI-TV con varie performance alla trasmissione “Verdetto Finale” e presso varie emittenti regionali in qualità di conduttrice.  Maturata la sua esperienza nel settore, s’inserisce, con un impegno sostanzioso nel gruppo organizzativo della fortunata trasmissione dedicata al teatro  dal titolo  “Indovina chi c’è a teatro”, in onda dall’anno 2011, di cui è a tuttoggi la conduttrice. Sempre negli stessi anni, iscritta alla SIAE nella categoria “Autori” e con qualifica “D.O.R. - Autore del Testo”,  inizia un sodalizio d’amicizia e scrittura teatrale a quattro mani con Massimo Canzano. Da quest’unione nascono diversi pezzi cabarettistici  per uno, due e tre personaggi  e due commedie: “Non tutte le corna vengono per nuocere” (2012) commedia brillante in due atti che affronta il tema della vita di coppia, quando la serenità della stessa è minacciata dagli inciuci del quartiere ed “In fuga con il catetere” (2013) un esilarante atto unico che in modo brillante affronta il tema della terza età. Informazioni e contatti: www.evaderosa.weebly.com - derosa.eva@libero.it

mercoledì 11 dicembre 2013

Still Life dal 12 dicembre al cinema (di Martina Perucca).



Qual è il valore che la società attribuisce alla vita dei singoli individui? Com’è possibile che tante persone siano dimenticate e muoiano sole? Queste sono le domande che Umberto Pasolini si è posto per scrivere e dirigere “Still life” il suo secondo lungometraggio che uscirà il 12 dicembre nelle sale. Un film che parla di fatti e persone reali, ispirato dalla lettura di un articolo, su un giornale, che riguardava uomini e donne il cui lavoro è quello di organizzare il funerale di persone che muoiono senza lasciare nessuno dietro di sé, riconoscendo nella loro professione qualcosa di profondo e al tempo stesso universale. Pasolini rimase colpito dal pensiero di tante tombe solitarie e funzioni funebri deserte un’immagine forte che fa pensare alla morte e al significato d’appartenenza ad una comunità. Egli ci fa ragionare sul fatto che la qualità di una società si può giudicare dal valore che questa assegna ai suoi membri più deboli, in altre parole i morti. Il modo in cui si trattano i defunti è dunque il riflesso del modo in cui la nostra società tratta i vivi. Nella società occidentale è molto facile dimenticare come si onorano i morti, poiché spesso non è dato il giusto riconoscimento alla vita passata di ciascun individuo. Pasolini ha quindi creato un film intrecciando tra loro tutti questi pensieri e idee, partendo della creazione del protagonista, un funzionario comunale addetto ad occuparsi dei funerali di persone morte in solitudine, John May, un uomo di mezza età meticoloso e coscienzioso che fa una vita solitaria e statica, il cui ultimo incarico prima di essere licenziato per esubero consiste nell’organizzare il funerale di un uomo morto da solo che vive in un appartamento dirimpetto al suo. Fermamente deciso a rendere il suo ultimo lavoro un successo, egli si mette in viaggio in tutto il paese alla ricerca dei parenti e degli amici del defunto. Nel corso del tragitto incontra la figlia abbandonata dell’uomo che gli prospetta la possibilità di un futuro d’amore e compagnia. “Still life”, ancora vita, proprio come allude il titolo, a cui, però si possono dare varie letture e un interpretazione personale. Le immagini che vediamo ci mostrano la quotidianità del protagonista e del suo mestiere svolto con grande quiete e staticità. Grazie alla recitazione di Eddie Marsan, emerge la complessità e la veridicità del personaggio, nella recitazione contenuta ma emotivamente molto forte rendendo il film d’impatto, attribuendogli un’immensa potenza. La solitudine di John May è intrinseca nel film, ma lui non ha la percezione del proprio isolamento non rendendosi conto che esiste un altro modo di vivere. La sua vita ci sembra vuota, ma in realtà lui si sente realizzato nel suo lavoro, ed è piena delle esistenze dimenticate a cui lui si dedica. Nel corso del film John, però inizia ad aprirsi a sperimentare nuovi piatti, a visitare posti, in segno di miglioramento, d’evoluzione, d’apertura di nuove possibilità. Questo lungometraggio Pasolini lo definisce a “volume basso”, con pochi dialoghi, ma essenziali, musica che non si sente immediatamente e anche i colori inizialmente poco definiti s’intensificano man mano con i cambiamenti e i progressi del protagonista. Un film non banale ma intelligente che ci lascia in qualche modo riflettere sulla nostra società.
Martina Perucca

domenica 27 ottobre 2013

La cantante Francesca De Martin.





Francesca De Martin nasce a Barga (Lucca), il 6 aprile 1981, ha iniziato fin da piccola ad avere una grande predisposizione per la musica ed il canto, le prime esperienze nel coro delle voci bianche a Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) ed a scuola durante le recite; dall'età di 16 anni inizia ad esibirsi in pianobar e spettacoli locali iniziando i primi studi di canto moderno, negli anni successivi molte le partecipazioni a spettacoli, concerti, serate di musica in tutta la Toscana fino ad arrivare alle selezioni per l'accademia di Sanremo per partecipare al festival nel 2000-2001-2002, alle selezioni per accedere al festival di Napoli, alle selezioni per il concorso di canto organizzato dal comune di Ciriè (Torino) per ottenere una borsa di studio assegnata da Mogol per entrare nella sua importante scuola. Molte le partecipazioni ai casting tv nazionali come “Momenti di Gloria”, “Domenica in”, “Xfactor”, “Amici”, “La corrida”, ”The voice” ed altri, le prime collaborazioni con gruppi della zona sperimentando diversi generi musicali ed indirizzandosi verso il “soul blues jazz”, con collaborazioni degne di nota come con il pianista Ugo Bongianni, da diversi anni uno degli arrangiatori degli ultimi successi di Mina, importante pianista jazz di stampo toscano e con molti altri bravi musicisti sempre di quel genere; ha aperto con il suo trio il concerto di Paolo Nutini, cantante soul italo-scozzese nell'ambito della manifestazione “Mini summer festival” in provincia di Lucca ed ha aperto il concerto di Gordon Haskell sempre nello stesso spettacolo. Francesca ha all'attivo collaborazioni con autori per interpretare nuovi brani e concerti acustici con musicisti toscani. Info: gdomusica@thecentre.it

domenica 6 ottobre 2013

PER ALTRI OCCHI, dal 9/10/13.


Vivere il mondo da una visione interiore: Annusare, assaporare l’esistenza senza poterne cogliere i colori ed i tratti definiti. Si ricostruisce all’interno della propria personalità un quadro del mondo basato su sensazioni, quelle immediate, primordiali che scaturiscono da un semplice odore, dallo sfiorare un volto di cui non si potranno mai descrivere le peculiarità. L'esistenza di un non vedente si basa sulla vita che si crea nell’intimo dell’anima e non sull’oggettività della realtà che a tutti è possibile riscontrare. "Per altri occhi” un docu-film diretto da Silvio Soldini e Giorgio Garini che sarà presentato in una proiezione unica in 30 sale italiane il 9 ottobre in corrispondenza della giornata mondiale per la cecità. Dopo la proiezione sarà trasmesso via satellite dall’Anteo Spaziocinema di Milano con la possibilità di discutere con gli attori i registi e con due grandi ospiti del mondo dello spettacolo e dello sport, Gianna Nannini e Giovanni Soldini. Condurrà l’evento Gianni Fantoni, che con la sua ironia e simpatia farà emergere riflessioni anche inaspettate sul tema della cecità. Questo film prende in esame le esistenze straordinarie di queste persone senza focalizzare l’attenzione sulle loro mancanze, ma su tutto quello che persone dotate di tutte le capacita sensoriali non riescono a cogliere. Un racconto vivace e sorprendente che fa riflettere, ridere e commuovere, che abbatte le barriere, fa cambiare il nostro sguardo nei confronti della diversità e che vuole insegnare a fronteggiare le piccole sfide d’ogni giorno in modo giusto. Lo spettatore assiste ad una specie di paradosso in cui queste persone fanno della loro debolezza una forza, un motivo in più. Scolpire statue di proporzioni perfette, andare in barca a vela, sciare, suonare, ricevere emozioni da un panorama che non si può minuziosamente descrivere è ancora possibile perchè il loro mondo è radicato all’interno e non aldilà dei loro occhi, gli stessi che non vedendo raccontano la vita. Un film nato per caso, dalla passione e dalla curiosità dei registi dopo aver conosciuto Enrico, un fisioterapista cieco, che è anche uno dei protagonisti, che li ha condotti a conoscere, a scoprire e indagare la vita di molte altre persone non vedenti, che nonostante siano diverse conducono un’esistenza nella maniera più normale possibile e sono felici. Storie da cui c’è molto da imparare, e proprio queste persone speciali che non ci vedono, ci permettono di cambiare il nostro sguardo di fronte alla vita e sul mondo vendendolo con altri occhi.
 Martina Perucca

BLACKSTAR: NATI SOTTO UNA STELLA NERA.



Il 3 ottobre al cinema Adriano a Roma si è svolta la presentazione del film di Francesco Castellani “Blackstar nati sotto una stella nera” già presentato alla Fiera di Roma fuori concorso che uscirà ufficialmente in sole 15 sale in tutta Italia il 10 ottobre. Questo film è liberamente ispirato alla vera storia dei “Liberi Nantes Football Club” una squadra di calcio interamente formata di giocatori vittime di migrazione forzata di una periferia romana. Il film non è sulla “migrazione” ma piuttosto sulla realtà quotidiana di dubbi e precarietà in cui vivono migranti e non migranti, che si confrontano e si scontrano mostrando le paure e il disagio di vivere in un periodo in cui si è privi d’identità e stabilità, tutti accomunati dall’incertezza del futuro. Un film in cui il fenomeno della migrazione entra solo di riflesso nella vicenda, un racconto che  rivela quanto siamo tutti simili e “fratelli” nelle avversità quotidiane. Racconta di una disputa di quartiere per un campo di calcio abbandonato, una “guerra tra poveri” che li aiuta a scoprirsi e ad aprirsi a realtà solo apparentemente lontane. Affrontando un tema difficile utilizzando il gioco del calcio come simbolo d’integrazione e famiglia. Il calcio è un linguaggio universale che aiuta questi giovani migranti a sentirsi parte di qualcosa a sentirsi a casa. Il gioco di squadra che insegna amore e fraternità. Con lo slogan “FREE  TO PLAY” liberi di giocare, di esprimersi e di vivere. Indica la ricerca della propria strada e del destino in una dimensione di vita da vivere liberamente. Una libertà che purtroppo è continuamente minacciata dalla precarietà e dalla paura.Un film contornato dalle musiche di “bufalo kill” che con i loro testi ci fanno vivere le storie di vita di una terra difficile e i brani del maestro Ennio Morricone. Nel film possiamo ammirare anche un monumento/scultura al migrante ignoto di Sprout, un’opera d’arte che rappresenta le tragedie del viaggio obbligato la perdita d’identità e di una famiglia. Raffigura un passaggio, un tunnel, una metafora di viaggio e del cambiamento di vita. È una struttura fatta con 300 elementi di ceramica a forma di radici, spine, germogli alcuni che possono essere fischiati e sono agganciati ad un cavo di metallo. È un simbolo per rendere onore e commemorare i numerosi caduti in mare e i morti durante le migrazioni. Questa è la vera storia di ragazzi rifugiati che si sono uniti grazie all’aiuto di volontari e hanno formato una squadra che partecipa al campionato di calcio di terza categoria. I liberi nantes sono nati per dare asilo attraverso lo sport, convinti che si può accogliere chi ne ha bisogno anche su un campo di calcio, in una palestra, in una piscina perché ritornare a giocare è per certi versi ritornare a vivere davvero.
Martina Perucca

martedì 20 agosto 2013

La cantante Silvia Nafisè (di Irene Sparagna).




Nel panorama musicale italiano ogni giorno si affacciano tanti giovani emergenti, ognuno con il proprio bagaglio d’esperienze e con i propri sogni. Succede che qualcuno riesce a farsi notare, altri invece continuano a restare nell'ombra. Tra i tanti un nuovo nome fa capolino nella scena musicale, si chiama Silvia Nafisè, aspetto delicato ed elegante, una ragazza che vive di musica sin dall'infanzia. Dotata di una genuina passione e di gran talento, oggi potrebbe rappresentare una delle più interessanti giovani cantanti emergenti, portando una ventata di freschezza nel panorama musicale italiano. A giorni uscirà, su tutti i digital store, il suo primo inedito, scritto da Fabio Zenobi, anch'egli giovane autore emergente, dal titolo “C'è ancora tempo”: Un motivo orecchiabile, per una voce che nella sua trasparenza vocale arriva diretta a segno. Conosciamo meglio Silvia Nafisè: Nasce a Formia, ma vive a Minturno (Latina), ridente cittadina del basso Lazio, in una famiglia, dove si respira da sempre la passione per la musica; uno zio percussionista di un certo spessore ed una zia che per un certo periodo ha fatto della musica la sua professione. Silvia sin da bambina ha respirato musica, e quando il papà le fece una sorpresa regalandole una chitarra, Silvia ha capito che cantare era parte di lei. A volte capitano nella vita felici combinazioni di luoghi e tempi: così decide di iniziare a studiare canto e per un certo periodo prende anche lezioni di pianoforte moderno. Il suo aspetto fisico può ingannare: esile, faccino pulito, non ostenta la sua giovane età, ma in quel piccolo corpo nasconde una forza della natura non appena echeggiano nell'aria note musicali, infatti, appena Silvia si è sentita sicura di affrontare un palco ha iniziato a partecipare a numerose manifestazioni locali e non, riscuotendo il favore del pubblico, classificandosi sempre nei primi posti. Amplia la sua cultura musicale dedicandosi all’ascolto d’artisti internazionali per studiarne l’interpretazione. Canta ogni volta che qualcosa la emoziona, un motivo che sembra calzare a pennello per le sue corde, non risparmiandosi, ma rispettando i ritmi della sua voce per non sforzarla troppo; ha già dalla sua una certa dose di professionalità. Come capita nella maggior parte dei casi la sua camera diventa una sala prove, magari guardandosi e studiandosi dallo specchio, spesso riunendo gli amici deliziandoli con le cover degli artisti a cui fa riferimento, vale a dire Giorgia, Elisa, Cristina Aguilera, Demi Lovato e Beyoncè. Nel 2010 e anche l'anno seguente apre lo spettacolo “Minturno musica estate”, invitata dal direttore artistico, catturando l’attenzione degli artisti italiani ospiti della serata. Nel giugno 2011 partecipa al Musical “E’ la musica che resta”, spettacolo di fine anno della scuola di musica “Musicalcentro” tenutosi presso il Teatro Gelsomino di Afragola (Napoli). Ad ottobre è invitata a partecipare al “Premio Giovanni Paolo II”, manifestazione che premia artisti provenienti da tutta Italia presso il Teatro Di Costanzo a Pompei. Nel 2013 conosce i suoi produttori e realizza il primo singolo. Oggi Silvia frequenta l’Istituto Tecnico Commerciale di Formia ad indirizzo linguistico e continua a studiare musica, sognando di fare della sua passione la futura professione, perché, dice: “L’unico momento in cui supero tutte le insicurezze è, quando, canto, è sempre stato così, la musica è sempre stato un rifugio. Io, da piccola, ho passato molto tempo in casa ad imparare a suonare la chitarra ed a cantare”- crescendo ho iniziato esibendomi ai compleanni d’amici e parenti ed è stato in quelle occasioni che ho capito quanto cantare mi facesse stare bene”. Nel 2013, finalmente sboccia il fiore di un sogno, nato con una chitarra regalata sotto l'albero, tra le tante ore trascorse a canticchiare le canzoni dei suoi autori preferiti, tra mille sms d’amici che la seguono sui social network e dal vivo, creando anche un vero e proprio fan club con una sede ed uno virtuale che già conta oltre 3000 fan, perché nella freschissima voce di Silvia Nafisè, si riscoprono ad intonare le cover che lei interpreta con giovanile entusiasmo, quello che ci auguriamo non perderà mai ed allora non ci resta che contare le poche ore che restano prima di poter sentire la sua canzone, impararla e cantarla con lei. A Silvia Nafisè un in bocca al lupo, ai suoi fan siate pronti: Silvia è già in pista. Info: http://on.fb.me/1doA087 (pagina Facebook), http://on.fb.me/1bP7KKa (gruppo Facebook), http://bit.ly/165smIq (Itunes) - 3936593511 - 3493407177.
Irene Sparagna

venerdì 26 luglio 2013

PREMIO MUSICALE ANDREA PARODI, entro 31/7/13.




La Fondazione Andrea Parodi ha indetto un concorso che premia i migliori brani musicali del genere World Music o Musica dei Popoli, “categoria musicale che attinge alle tradizioni culturali ma che tende a travalicare le classificazioni tradizionali”. Possono partecipare al concorso musicisti maggiorenni, singolarmente o in gruppo, presentando due brani musicali, costituiti da testo e musica, e interpretati in qualsiasi lingua, anche dialettale. I 10 autori selezionati dalla Giuria saranno invitati ad esibirsi durante il Festival “Premio Andrea Parodi” che si svolgerà a Cagliari, nel mese di novembre 2013. Il vincitore assoluto della competizione riceverà una somma in denaro (fino ad un massimo di 2.500 euro) a copertura di tutti i costi di masterclass, acquisto o noleggio di strumenti musicali, corsi di formazione musicale ed avrà inoltre l’opportunità di esibirsi alla successiva edizione del Premio in qualità d’ospite, al festival musicale European Jazz Expo e al Negro Festival.     I dieci finalisti, infine, concorreranno per l’assegnazione del “Premio della Critica”, che consiste nella realizzazione professionale del videoclip del brano a spese della Fondazione Andrea Parodi, e di quattro menzioni speciali: “Miglior Testo”, “Migliore Musica”, “Migliore Arrangiamento”, “Migliore Esibizione Live”. L’iscrizione deve essere effettuata, entro il 31 luglio 2013, attraverso l’apposita sezione sul sito del concorso: www.fondazioneandreaparodi.it
Fonte: Eurodesk Italy - www.eurodesk.it

mercoledì 26 giugno 2013

Aida in scena a Caserta per il bicentenario verdiano, il 18 luglio 2013.



L’imponenza della spettacolare scenografia, paragonabile all’Arena di Verona, accoglierà oltre 150 artisti di fama internazionale, curati dall’Agenzia EuroArtist, nell’esecuzione dei quattro atti dell’opera lirica. Il prossimo 18 luglio, alle ore 21:30, in Piazza Matteotti a Caserta, in occasione dell’anno verdiano, bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi, sarà rappresentata l’opera lirica Aida. In scena, oltre 150 artisti appartenenti all’Orchestra e Coro della Compagnia di San Pietroburgo, diretta dal maestro Gaetano Soliman, il Corpo di ballo del teatro dell'opera di Odessa con le scenografie ed i costumi del teatro dell'opera di Odessa per la regia di Antonio De Lucia.  Una delle opere più famose di Giuseppe Verdi, fu rappresentata per la prima volta in assoluto al mondo al Teatro Khediviale dell'Opera del Cairo, in Egitto, il 24 dicembre del 1871 e fu diretta da Giovanni Bottesini. Con il patrocinio del Comune di Caserta Assessorato ai grandi eventi, i solisti di fama internazionale del teatro dell'Opera di Odessa, noti per essersi già esibiti nei più grandi teatri del mondo, calcheranno l’imponente e suggestiva scenografia ideata per l’occasione, paragonabile alla grandiosità dell’Arena di Verona e si esibiranno nei quattro atti  dell’opera lirica verdiana. L’evento promosso è organizzato dall'agenzia Euro Artists che da tanti anni organizza spettacoli in tutto il mondo e vede quale direttore artistico, il maestro Angelo Taddeo.  L’Agenzia Euroartists nasce nel 2001 per opera del maestro Taddeo il quale, con dedizione e professionalità ha curato gli eventi musicali conquistando la stima e la fiducia degli artisti che con lui hanno e continuano a collaborare.  Il successo maggiore lo raggiunge nel settore della lirica collaborando con artisti di fama internazionale quali: Luciana Serra, Renato Bruson, Monteserrat Caballè, Katia Ricciarelli, Rajna Kabaiwaska e tanti altri. Non da meno è la sua produzione in campo operistico dove con costanza e minuziosità ha prodotto più di 1000 opere teatrali conseguendo l’ottimo consenso del pubblico, tra queste si annoverano: Traviata, Aida, Nabucco, Simon Boccanegra, Trovatore, Rigoletto, Otello, Norma, Tosca, Turandot, Manon Lescaut, Madama Butterfly, Suor Angelica, Bohemè, Le Villi, Edgar, Barbiere di Siviglia, Nozze di Figaro, Don Giovanni, Vedova Allegra, Cin Cin là, Pagliacci, Cavalleria Rusticana. Col passar del tempo, la stima, che giorno per giorno è cresciuta a grandi linee, riesce ad includere nel roster della Musica Orchestrale Sinfonica, musicisti ben noti al panorama esperto del settore: Francesco Manara, Simonide Braconi, Massimo Polidori, Salvatore Accardo, Roberto Fabbriciani, Alexandru Tomescu, Giuseppe Andaloro, Bruno Canino. Oltre alla lirica e all’Orchestra Sinfonica l’Agenzia Euroartists rappresenta con grande approvazione, anche importanti Formazioni da Camera, nonché ottetti, sestetti, quintetti: Il Quartetto della Scala, i Solisti del Teatro S. Carlo, il Quintetto dei Berliner Philarmonic, I Cameristi di Praga, il Quartetto della Filarmonica di S. Pietroburgo, la Camerata di Zurigo, il Wien Quartet, i Solisti di Budapest ed Israel Camerata Jerusalem. Oggi l’Agenzia Euroartists rappresenta un punto di riferimento per Enti ed Associazioni che si affidano alla professionale e soprattutto all’eccelso livello artistico per la produzione d’eventi musicali. In virtù della stima conquistata, la fama raggiunta, la professionalità artistica e morale mostrata nel corso degli anni, proprio l’agenzia Euroartist ha curato nei minimi particolari il cast di professionisti che il prossimo 18 luglio polarizzerà l’attenzione dei tanti appassionati e cultori di musica operistica i quali avranno modo di inebriarsi d’emozioni immergendosi nella più famosa opera lirica che narra la storia di un condottiero egiziano,  Radames interpretato dal tenore Oleksiy Repchinsky, innamorato di una schiava Etiope, Aida che sarà interpretata dal soprano Alyona Kistenyova, il quale, parte per la guerra con il re dell’Etiopia, padre di Aida , Amonasro interpretato dal baritono Oleksandr Striuk  che doveva sposare la figlia del Faraone, Amneris, mezzo soprano Cristina Guarino, ma a seguito  dell’accusa del tradimento verrà condannato e sepolto vivo mentre la giovane Aida, volontariamente, per amore, dividerà con lui la stessa sorte.
Lucia Vagliviello

martedì 26 marzo 2013

UN GIORNO DEVI ANDARE di Martina Perucca.



Il giorno 25 marzo si è svolta a Roma nel cinema “quattro fontane” la presentazione del nuovo film di Giorgio Diritti che ci racconta la storia di una donna Augusta che dopo dolorose vicende familiari è spinta a mettere in discussione le certezze su cui aveva costruito la sua esistenza. Su una piccola barca e nell'immensità della natura amazzonica inizia un viaggio accompagnando Suor Franca, un'amica della madre, nella sua missione presso i villaggi indios, scoprendo anche in questa terra remota i tentativi di conquista da parte del mondo occidentale. Augusta decide così di proseguire il suo percorso lasciando la suora per andare a Manaus: Dove vive in una favela. Qui, nell'incontro con la gente semplice del luogo torna a percepire la forza dell'istinto di vita, intraprendendo il “suo” viaggio fino ad isolarsi nella foresta, accogliendo il dolore e riscoprendo l'amore, nel corpo e nell'anima. In una dimensione in cui la natura assume un senso profetico, scandisce nuovi tempi e stabilisce priorità essenziali, Augusta affronta l'avventura della ricerca di se stessa, incarnando la questione universale del senso dell'esistenza umana. Il film affronta temi attuali come quello religioso che può essere in ogni modo visto in una lettura laica, il tema del senso della felicità per conquistare un equilibrio, il volontariato e il donarsi agli altri, il tema del bisogno, che sono evidenzati da frasi di sceneggiatura come: “Devi andare, devi esserci e devi sperare” oppure la frase del predicatore nelle palafitte che dice “come si fa a vivere nell'indifferenza senza il senso della comunità”. È un film profondo e coinvolgente ogni spettatore è al fianco della protagonista nello scoprire le cose e condividere gioie, dolori, ansie e tutto ciò che la pervade. È un po' un documentario che racconta un viaggio, perchè il viaggio in queste terre maestose e sperdute aiuta a definire le priorità a ritrovare valori dietro al desiderio d’essere felici. Molto forte è il senso d’accoglienza il desiderio di uscire dalla gabbia della mente per tornare ad una vita primitiva senza oggetti materiali per ritrovare appunto la vera felicità accogliendo la priorità delle cose che ci circondano. Molto presente è il senso di comunità che accompagna tutti i film di Giorgio Diritti, ma soprattutto in questo che ci apre gli occhi ad un mondo che a noi sembra apparentemente lontano ma che c’è vicino più di quanto sembri: la minaccia del progresso, che ci fa dimenticare i valori più importanti del vivere e crescere insieme. Il film è stato ispirato dalla storia di un missionario Augusto che, nella sceneggiatura, è identificato in una donna per toccare temi diversi perchè alle donne appartiene innumerevoli risorse e hanno un istinto naturale nel proteggere la vita, a reagire e ad agire. Permettendo agli autori di lavorare sull'introspezione, sullo sviluppo delle relazioni, dei legami affettivi, della condivisione e ricercare il senso di Dio. È la storia sulla vita che ci lascia liberi di interpretare a nostro piacimento l'incontro con il bambino lasciandoci un finale aperto e pieno di speranza.
Martina Perucca

domenica 24 marzo 2013

FESTIVAL ESTIVO PIOMBINO 2013.




FESTIVAL ESTIVO PIOMBINO 2013

APERTE LE ISCRIZIONI

PREMIO 1° CLASSIFICATO
·         Registrazione e produzione del brano (Firstline Production);
·         Stipula di un contratto editoriale e distribuzione digitale del singolo;
·         Realizzazione Videoclip professionale (Zerotargtet);
·         Attività di promozione radio/Tv a livello nazionale (invio del brano ad oltre 500 radio, tv musicali, magazine);
·         Mastering a cura di Gianluca Cerchiello, presso Intermusic Inc. di LOS ANGELES.
Il Festival Estivo, che quest'anno si terrà il 7-8-9-10 agosto, è tra gli eventi più importanti in Italia riguardo agli artisti emergenti. Una grande kermesse musicale nata dall'iniziativa di Crescenzo De Luca e Giovanni Germanelli, cui si sono aggiunti negli anni come collaboratori Juri Mariti, Gino Sozzi e Stefano Ferrini, che, al di là di ogni logica di mercato, offre la possibilità a solisti e gruppi musicali di potersi esibire in una vera e propria gara musicale con brani assolutamente inediti, valorizzando così sia la canzone d'autore che le capacità interpretative degli artisti. Negli ultimi anni la manifestazione si è arricchita anche con la presenza della categoria "Under 16" per valorizzare anche i più giovani, in questo caso naturalmente concorrenti con cover. Alcuni partecipanti al Festival (categoria Under 16) sono stati presenti alle trasmissioni televisive "Io canto" e "Ti lascio una canzone". Puntando su qualità, semplicità e determinazione di artisti fortemente motivati a fare musica, la manifestazione, ha acquistato maggiore spessore nel corso degli anni, passando da evento prima provinciale e poi regionale, confermandosi dal 2007 kermesse canora nazionale tra le più riconosciute in Italia. Oltre al palco (unico per quanto riguarda Artisti Emergenti), grandi novità arricchiranno la manifestazione piombinese nel 2013. Presidente di giuria 2013: Marcello Balestra della Warner Music Italy, con lui anche Roberto Salvadori (Cama Records), Simone Papi (Amoroso, Masini, Raf, ecc..), Comm. Art. Festival. Presidente di giuria Categoria Under 16: Luca Pitteri.
PROGRAMMAZIONE TV 2013
Il Festival, oltra alla diretta streaming nei quattro giorni, sarà trasmesso da 5 Tv Web, 68 canali Tv locali (presenti sul digitale) e 9 canali all'estero. Questo per la durata di 1 ora e mezzo di registrazione, che comprende anche alcuni filmati tratti dalle varie semifinali nazionali.
CATEGORIA UNDER 16:
Al via anche le iscrizioni per quanto riguarda la categoria Under 16, vinta lo scorso anno dalla sarda Alessia Pazzola, che si è confermata nella trasmissione di Rai 1 "Ti lascio una canzone" con  Antonella Clerici.
IL VINCITORE DI QUESTA CATEGORIA SARA' INVITATO COME OSPITE AL FESTIVAL ESTIVO 2014 ed inserito nei comunicati stampa nazionali riguardanti la manifestazione.
IMPORTANTE NEWS CATEGORIA UNDER 16: Il Festival Estivo riserva una grande opportunità ai giovani iscritti al concorso, alcuni dei partecipanti alla Categoria Under 16 saranno scelti, sia dai finalisti degli anni scorsi che dalle selezioni di quest'anno per essere protagonisti di una importante produzione discografica, dove potranno interpretare brani inediti con i testi realizzati dai bambini di alcune scuole della Lombardia. Un progetto innovativo (del quale vi sveleremo a breve maggiori particolari) nel quale sono coinvolte oltre 1200 classi delle scuole elementari e che culminerà in un evento esibizione in un grande Centro Commerciale della Lombardia. Il primo Cd stampato in 2500 copie sarà pubblicato a Dicembre 2013. Hanno collaborato anche: Dario Salvatori; Paolo Ruffini; Luca Pitteri; Anna Pettinelli (RDS); Platinette (Radio Deejay); Alena Seredova; Denny Mendez; Rossella Brescia; Matilde Brandi. Vari Partner negli anni: Radio Cuore; Match Music e Canale Italia, Music Box,GDO Musica.
SVOLGIMENTO
1^ fase: selezioni regionali;
2^ fase: 6 semifinali Nazionali (al momento nelle seguenti regioni: TOSCANA, SARDEGNA, LAZIO, PUGLIA, PIEMONTE, CALABRIA )
3^ fase: finali Nazionali a Piombino il 7, 8, 9 e 10 agosto 2013.
La finalissima si svolgerà a Piombino in una bellissima piazza sul mare e vedrà la presenza di 60 finalisti da tutta Italia, tra gara classica ed Under 16. Una giuria di qualità, capitanata da Marcello Balestra, per completare il quadro di uno dei festival per emergenti, tra i più importanti in Italia.
SITO UFFICIALE: WWW.FESTIVALESTIVO.IT                
CANALE UFFICIALE YOUTUBE: www.youtube.com/user/festivalestivo
ASSOCIAZIONE FESTIVAL ESTIVO
Via Parenti 10, 57025 Piombino (Livorno)
direzione artistica: germanelli@alice.it

venerdì 8 marzo 2013

“CI VUOLE UN GRAN FISICO” per superare al meglio la soglia dei 50 anni (di M. Perucca).



Il 4 marzo scorso, nel cinema Adriano, a Roma si è svolta la prima del film “ Ci vuole un gran fisico” di Sophie Chiarello sceneggiato da Angela Finocchiaro, Valerio Bariletti, Walter Fontana e Pasquale Plastino, una produzione di Medusa Film realizzata da AGIDI S.r.l che uscirà in 300 copie. Il film è una commedia nuova molto divertente che ci trasporta a vivere le difficoltà quotidiane di una donna che arriva alla soglia dei 50 anni. La protagonista del film è Angela Finocchiaro che ha collaborato attivamente nella creazione del soggetto e della sceneggiatura. Si racconta la storia di: Eva una donna come tante che riesce a fare tutto di corsa, facendo l'equilibrista, come solo le donne a volte sanno fare. Sempre in bilico tra lavoro, famiglia, l'ex marito Gino (interpretato da Elio delle storie tese), la figlia ribelle Francesca (Antonella Lo Coco), l'arzilla madre Lidia (Rosalina Neri); i colleghi tra cui Cinzia (Laura Marinoni) una coetanea per cui il tempo sembra non passare mai, lo spietato capo reparto Pagliai (Raul Cremona), Oscar (Jurij Ferrini) che la corteggia forse con troppa timidezza; e poi le bollette , il mutuo e una volta alla settimana tanto per vivacizzare ,la spesa al supermercato. Sesso, non pervenuto. Forma fisica, insomma, un così così con tendenza al disfacimento. Come se non bastasse per Eva è in arrivo un compleanno molto speciale: cinquanta candeline sulla torta, un bel fuoco da spegnere! Con una travolgente umanità Eva affronta le avventure di una donna alle prese con la crisi di mezza età. Un momento molto delicato per lei, soprattutto perchè il destino le invia per aiutarla un misterioso individuo dotato di poteri sovraumani (Giovanni Storti). Dopo la visione in anteprima del film si è svolta la conferenza stampa con la maggior parte degli attori, la regista e gli sceneggiatori. Ci hanno rivelato com’è nata l'idea di creare un film su un momento così delicato della vita di una donna, un’idea che nasce dalla mente della stessa Angela Finocchiaro. Il film racconta come la protagonista Eva , che si fa portavoce di tutte le donne cinquantenni ci fa esplorare questo territorio nuovo, la soglia dei 50 anni, una seconda giovinezza, questo desiderio di rivelarci le insidie della menopausa che non è altro che l'equivalenza dell'adolescenza, perchè un momento di dolore , di novità in cui si mettono in gioco gli ormoni. La menopausa è un momento di shock per ogni donna, c'è una perdita d'identità ed una scoperta di una giovinezza diversa, anche se più difficile. Nel film ha partecipato volontariamente il famoso trio “Aldo, Giovanni e Giacomo” perchè gli è molto piaciuta l'idea di affrontare un tema così vario e ricco di luoghi comuni come le famose “vampate” che prendono alle donne in menopausa che spesso sono solo un riduttivo di questo periodo particolare. Eva la protagonista è guidata dall'Angelo della Menopausa, che è un angelo un po' strano, un pasticcione che ha dei poteri che funzionano un po' ad intermittenza e che molto spesso invece di aiutarla le crea situazioni imbarazzanti. La figura di questo Angelo che l'aiuta in momento così importante non è altro che la capacità di non perdere le relazioni con gli altri, di non annullare i sentimenti e di non vivere in una bolla aspettando che tutto appassisca lentamente perchè sono proprio le persone che la circondano ad aiutarla a vivere e varcare nel modo migliore la soglia della mezza età. Questa è la storia di una donna dei giorni nostri, rappresentante di una generazione di cinquantenni che sono migliorate grazie a se stesse con una forte determinazione, rivoluzionando nel loro piccolo le situazioni che vivono quotidianamente che non vogliono essere messe da parte perchè considerate troppo vecchie.
Martina Perucca

giovedì 10 gennaio 2013

You Tube: "Days: The Crossmovie", di Flavio Parenti, dal 15/1/13..



Dal 15 gennaio esce su YouTube la nuova produzione di cinema interattivo: "Days: The Crossmovie", creato da Flavio Parenti. Dopo il successo delle ultime sue due produzioni, “Sogno Farfalle Quantiche” (Best Movie al DIY film fest di Los Angeles) e “#ByMySide” (premio SIAE come miglior Web Serie del 2012 - www.youtube.com/watch?v=GRySZdW10_E), e le oltre 40.000 visualizzazioni in poco più di un mese del teaser e del trailer, arriva finalmente online “DAYS: The Crossmovie”, la nuova serie totalmente interattiva creata e diretta da Flavio Parenti (Woody Allen, Peter Greenaway, Pupi Avati). Attraverso la struttura rivoluzionaria “Crossmovie”, ideata dallo stesso Parenti, lo spettatore potrà interagire con il film in un modo assolutamente unico e mai visto prima al mondo: le combinazioni sono praticamente infinite. DAYS sarà disponibile gratuitamente sul canale ufficiale YouTube della ByMySide (www.youtube.com/bymysidewebseries) dalle ore 16:00 di martedì 15 gennaio ed in anteprima esclusiva sul sito di Best Movie, http://www.bestmovie.it, dalle ore 16:00 di lunedì 14 gennaio.
Questo il link del teaser: www.youtube.com/watch?v=_2xNHfzzTl0
Questo il link del trailer: www.youtube.com/watch?v=_2xNHfzzTl0

LA STORIA
Days affronta il tema dell'attuale crisi economica immaginando un'ipotetica caduta del capitalismo. In Italia il Governo scioglie le camere, disperde la burocrazia, si demilitarizza senza quasi accorgersene. Nel giro di pochi mesi lo stivale diventa terra di tutti e nessuno. I quattro protagonisti, appesi al filo incerto del web, scopriranno l'esistenza di un video misterioso e agghiacciante, testimone del fatto che questa rovina globale non è frutto del caso.
IL CAST
Eros Galbiati (Fausto Brizzi, Gabriele Muccino, Ricky Tognazzi) Fiorenza Pieri, Pier Luigi Pasino, Matteo Alfonso, Jacopo Maria Bicocchi, Eleonora Albrecht, Claudia Coli, Gaetano Sciortino, Fiammetta Bellone, Gianluca Viola, Matteo De Castello, Giovanni Minardi, con la partecipazione straordinaria in un cameo dello stesso Flavio Parenti, di Sohee Park e di Paolo Fratter, anchorman di SkyTg24.
Alla realizzazione della colonna sonora, inoltre, ha collaborato con tre brani inediti Luca Ferrari dei Verdena sotto il nome Fenuk.
Sito ufficiale: www.bmsws.com