giovedì 5 agosto 2021

L'artista Piera Giovannini.

 


Piera Giovannini è nata a Roma l’11 ottobre del 1957. Architetto, vive ed opera tra Sgurgola (Frosinone) e Nettuno (Roma). E’ docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Artistico Statale “Colacicchi”di Anagni dal 1994. Da sempre ha coltivato la pratica artistica partecipando a diverse mostre collettive ed esposto in mostre personali.

-          Ha esposto uno studio pittorico nella prima mostra telematica organizzata dall’Istituto Statale d’Arte di Anagni in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Anagni ed allestita nel mese di dicembre 1998.

 

-          Ha partecipato ad una mostra pittorica organizzata dall’Assessorato alla cultura del Comune di Alatri nel dicembre 2000.

 

-          Ha partecipato ad una mostra collettiva di artisti allestita nel campo CONI di Frosinone nel 2001, organizzata dal Comune di Frosinone in occasione della giornata dedicata all’Handicap.

 

-          Ha partecipato ad una mostra d’arte nella Sala della Ragione del comune di Anagni dal 15 al 25 gennaio 2003 organizzata dagli insegnanti dell’Istituto statale d’arte di Anagni.

 

-          Ha realizzato la mostra personale di pittura e scultura “Desideria” a Ferentino con il patrocinio del Comune e della Pro Loco nel 2003.

 

-          Ha realizzato una mostra personale di pittura e scultura “Frammenti” a Frosinone nel 2009 pubblicando il catalogo della mostra presentata dal prof. Marcello Carlino.

 

-          Ha esposto in occasione di una conferenza sulle donne organizzata in collaborazione con l’Università degli studi di Cassino nel 2010 nella biblioteca comunale di Pontecorvo.

 

-          Ha partecipato alla mostra collettiva “Le donne e l’Arte” organizzata dal Comitato “ Se non ora quando” a Cassino nel 2012.

 

-          Ha realizzato un’installazione dal titolo “Rosso come il sangue” presso la sala consiliare del Comune di Pontecorvo in occasione della manifestazione “Mani unite contro la violenza” in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne organizzata dal Comune di Pontecorvo nel 2012.

 

-          Ha partecipato alla manifestazione “Arte contro il femminicidio” nel 2013 presso la villa comunale di Frosinone organizzata dalla Rete La Fenice e Collettovicinque.

 

-          Ha realizzato una mostra di pittura a Sabaudia nel 2019 con il patrocinio del Comune di Sabaudia presso il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni.

 

-          Ha fondato a Sgurgola l’Associazione Culturale “Orfeo” per la diffusione dell’Arte e della Musica, con la quale ha realizzato diversi progetti:

 

-          Concerto di musica da camera nel 2014 a Sgurgola.

 

 

-          Concerto per pianoforte e contrabbasso nel 2014 Sgurgola presso la Casa della Cultura e delle Tradizioni.

 

-          Concerto di Musica da Camera nel 2016 a Sgurgola presso la Casa della Cultura e delle Tradizioni.

 

-          Mostra di Poesia, Musica e Pittura “Solo l’Amor” nel 2020 a Sgurgola.

 

-          Mostra di Poesia, Musica e Pittura “Contaminazioni” nel 2021 a Ferentino.

 

Marcello Carlino così descrive Piera Giovannini: “Le tecniche diverse e le forme variamente modulate, in uso nelle opere della Giovannini, indicano con nettezza, intanto, come la sua creatività sia legata al flusso trascorrente delle emozioni ed alla voglia di mettere in prova la materia espressiva, sotto l'impulso di stati d’animo che affiorano momento per momento e di sensazioni che chiedono di lasciare traccia. Il passaggio dalla bidimensionalità della tela alla tridimensionalità della composizione plastica, l’alternarsi degli oli e delle trouvailles montate in collage, l’arte del levare così che il quadro è uno stiacciato perfetto e quella dell’aggiungere così che la rappresentazione si increspa in una sorta di bassorilievo ed il rassodarsi di colori o di argille in parvenze di figure oppure il loro astrarsi che fa da ponte e da affaccio sopra l’inespresso e sopra i contenuti profondi dell’io, e la compartimentazione geometrica delle superfici ora riassettate in segni come etnico – antropologici e in cifre simboliche ora poste ai confini dell’informale, ed il quotidiano degli oggetti che avvicenda con la sua puntuale concretezza la metatemporalità di esplorazioni del pensiero, e la gamma di contatti intertestuali dai tardo-impressionisti agli espressionisti astratti a Rodin a Martini agli alfieri dell’arte povera agli artigiani della nobile tradizione delle sculture dipinte: tutto ciò si deve ad una istanza di ricerca, al fatto che Piera Giovannini sperimenta volta per volta il suo linguaggio, volendo misurare le possibilità e la forza di espressione che si accompagnano alle tecniche e alle forme in cui al linguaggio è dato manifestarsi; ma tutto ciò – e dunque questa ricerca, e dunque questa vocazione a sperimentarsi – resta indissolubilmente congiunto a quel che le occasioni, le circostanze suggeriscono all’artista. Cioè resta indissolubilmente funzione, e si rende puntuale testimonianza, di una idea dell’arte come istantanea risposta alle pulsioni, ai desideri, alle sollecitazioni del vissuto e come piacere, come gesto liberatorio, come dono, come gioco da giocarsi liberamente: significativo e illuminante proprio in quanto gioco e dono agli altri del valore economicamente non apprezzabile, del valore oltre l’economia, di un totale esprimersi, di un libero comunicarsi. All’apparente eclettismo delle opere che Piera Giovannini ha prodotto, varie per forma dell’espressione e per forma del contenuto, proprio per questo fa da sottofondo, come un fil rouge, una costante di sostanziale unità, un comune denominatore: la dominante della luce che schiarisce i colori e che proietta verso lo spettatore i corpi cromatici, le masse plastiche sia quando esse sono riavvolte e s’accrescono nella rotondità carnea dei nudi di terracotta, sia quando si schiacciano a disegnare le caselle di un labirinto al di qua del tempo, sia quando tendono al monocromo lillaceo di fiori, sia quando si ricompongono in nature morte con strumenti e strumentisti. Una dominante di luce che è come musicale e della musica ha il ritmo, la tendenza ad espandere per contenere, l’armonia di un totale esprimersi nella felicità di un dono”.

Info: www.facebook.com/giovanniniarchpiera



martedì 22 giugno 2021

Kenyan model Esther Natecho Mukhwana







Presentiamo Esther Natecho Mukhwana, una bellissima ragazza keniota, nata nell'anno 1998 in una famiglia di quattro bambini, tre femmine ed un maschio. Esther è cresciuta in un villaggio chiamato Kimabole dove ha frequentato la scuola elementare, poi alla scuola delle ragazze dell’insediamento di Kuywa, nella contea di Bungoma. Nel 2016 ha ottenuto l’attestato di frequenza, poi si è iscritta al “Vera Beauty College” di Nairobi, dove ha conseguito il diploma in “Terapia di bellezza ed indossatrice”; lavora nel settore della moda da due anni. La giovane modella africana ha sfilato, negli ultimi quattro anni a Nairobi indossando creazioni della stilista Violet Ogutu. La vita di Esther non è stata facile, ha perso i genitori in giovane età, lottando nonostante le difficoltà che la vita presenta in Kenia, ma lei è decisa a sfondare nel mondo della moda internazionale, considerata la sua bellezza unica e sensuale. Nel tempo libero ama ascoltare musica gospel ed il suo artista preferito è il cantante keniota Guardian Angel. Le sue priorità sono viaggiare, fare nuove amicizie, ama intrecciare i capelli e cucinare, gli piacerebbe anche aprire un negozio di bellezza ed aprire una casa d’accoglienza per bambini abbandonati. Tutto questo fa di Esther un mix di cuore, bellezza e solidarietà. In bocca al lupo Esther! Info: gdomusica@gmail.com

We present Esther Natecho Mukhwana, a beautiful Kenyan girl, born in 1998 in a family of four children, three girls and one boy. Esther grew up in a village called Kimabole where she went to primary school, then to the girls' school in the settlement of Kuywa, in Bungoma County. In 2016 she obtained the certificate of attendance, then she enrolled at the "Vera Beauty College" in Nairobi, where she obtained a diploma in "Beauty and modeling therapy"; she has been working in the fashion industry for two years. The young African model has walked the runway in Nairobi for the past four years wearing creations by designer Violet Ogutu. Esther's life was not easy, she lost her parents at a young age, struggling despite the difficulties that her life presents in Kenya, but she is determined to break into the world of international fashion, given her unique beauty. and sensual of her. In her spare time she loves to listen to gospel music and her favorite artist is the Kenyan singer Guardian Angel. Her priorities are traveling, making new friends, she loves braiding her hair and cooking, she would also like to open a beauty shop and open a shelter for abandoned children. All this makes Esther a mix of heart, beauty and solidarity. Good luck Esther! Info: gdomusica@gmail.com