Piera Giovannini è nata a Roma l’11 ottobre del 1957. Architetto, vive ed opera tra Sgurgola (Frosinone) e Nettuno (Roma). E’ docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Artistico Statale “Colacicchi”di Anagni dal 1994. Da sempre ha coltivato la pratica artistica partecipando a diverse mostre collettive ed esposto in mostre personali.
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Ha
esposto uno studio pittorico nella prima mostra telematica organizzata
dall’Istituto Statale d’Arte di Anagni in collaborazione con l’Amministrazione
comunale di Anagni ed allestita nel mese di dicembre 1998.
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Ha
partecipato ad una mostra pittorica organizzata dall’Assessorato alla cultura
del Comune di Alatri nel dicembre 2000.
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Ha
partecipato ad una mostra collettiva di artisti allestita nel campo CONI di
Frosinone nel 2001, organizzata dal Comune di Frosinone in occasione della
giornata dedicata all’Handicap.
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Ha
partecipato ad una mostra d’arte nella Sala della Ragione del comune di Anagni
dal 15 al 25 gennaio 2003 organizzata dagli insegnanti dell’Istituto statale
d’arte di Anagni.
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Ha
realizzato la mostra personale di pittura e scultura “Desideria” a
Ferentino con il patrocinio del Comune e della Pro Loco nel 2003.
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Ha
realizzato una mostra personale di pittura e scultura “Frammenti” a
Frosinone nel 2009 pubblicando il catalogo della mostra presentata dal prof.
Marcello Carlino.
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Ha
esposto in occasione di una conferenza sulle donne organizzata in
collaborazione con l’Università degli studi di Cassino nel 2010 nella
biblioteca comunale di Pontecorvo.
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Ha
partecipato alla mostra collettiva “Le donne e l’Arte” organizzata dal Comitato
“ Se non ora quando” a Cassino nel 2012.
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Ha
realizzato un’installazione dal titolo “Rosso come il sangue” presso la sala
consiliare del Comune di Pontecorvo in occasione della manifestazione “Mani
unite contro la violenza” in occasione della giornata internazionale contro la
violenza sulle donne organizzata dal Comune di Pontecorvo nel 2012.
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Ha
partecipato alla manifestazione “Arte contro il femminicidio” nel 2013 presso
la villa comunale di Frosinone organizzata dalla Rete La Fenice e
Collettovicinque.
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Ha
realizzato una mostra di pittura a Sabaudia nel 2019 con il patrocinio del
Comune di Sabaudia presso il Palazzo delle Poste di Angiolo Mazzoni.
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Ha
fondato a Sgurgola l’Associazione Culturale “Orfeo” per la diffusione dell’Arte
e della Musica, con la quale ha realizzato diversi progetti:
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Concerto
di musica da camera nel 2014 a Sgurgola.
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Concerto
per pianoforte e contrabbasso nel 2014 Sgurgola presso la Casa della Cultura e
delle Tradizioni.
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Concerto
di Musica da Camera nel 2016 a Sgurgola presso la Casa della Cultura e delle
Tradizioni.
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Mostra
di Poesia, Musica e Pittura “Solo l’Amor” nel 2020 a Sgurgola.
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Mostra
di Poesia, Musica e Pittura “Contaminazioni” nel 2021 a Ferentino.
Marcello
Carlino così descrive Piera Giovannini: “Le
tecniche diverse e le forme variamente modulate, in uso nelle opere della
Giovannini, indicano con nettezza, intanto, come la sua creatività sia legata
al flusso trascorrente delle emozioni ed alla voglia di mettere in prova la
materia espressiva, sotto l'impulso di stati d’animo che affiorano momento per
momento e di sensazioni che chiedono di lasciare traccia. Il passaggio dalla
bidimensionalità della tela alla tridimensionalità della composizione plastica,
l’alternarsi degli oli e delle trouvailles
montate in collage, l’arte del levare così che il quadro è uno
stiacciato perfetto e quella dell’aggiungere così che la rappresentazione si
increspa in una sorta di bassorilievo ed il rassodarsi di colori o di argille
in parvenze di figure oppure il loro astrarsi che fa da ponte e da affaccio
sopra l’inespresso e sopra i contenuti profondi dell’io, e la
compartimentazione geometrica delle superfici ora riassettate in segni come
etnico – antropologici e in cifre simboliche ora poste ai confini
dell’informale, ed il quotidiano degli oggetti che avvicenda con la sua
puntuale concretezza la metatemporalità di esplorazioni del pensiero, e la
gamma di contatti intertestuali dai tardo-impressionisti agli espressionisti
astratti a Rodin a Martini agli alfieri dell’arte povera agli artigiani della
nobile tradizione delle sculture dipinte: tutto ciò si deve ad una istanza di
ricerca, al fatto che Piera Giovannini sperimenta volta per volta il suo
linguaggio, volendo misurare le possibilità e la forza di espressione che si
accompagnano alle tecniche e alle forme in cui al linguaggio è dato
manifestarsi; ma tutto ciò – e dunque questa ricerca, e dunque questa vocazione
a sperimentarsi – resta indissolubilmente congiunto a quel che le occasioni, le
circostanze suggeriscono all’artista. Cioè resta indissolubilmente funzione, e
si rende puntuale testimonianza, di una idea dell’arte come istantanea risposta
alle pulsioni, ai desideri, alle sollecitazioni del vissuto e come piacere,
come gesto liberatorio, come dono, come gioco da giocarsi liberamente:
significativo e illuminante proprio in quanto gioco e dono agli altri del
valore economicamente non apprezzabile, del valore oltre l’economia, di un
totale esprimersi, di un libero comunicarsi. All’apparente eclettismo delle
opere che Piera Giovannini ha prodotto, varie per forma dell’espressione e per
forma del contenuto, proprio per questo fa da sottofondo, come un fil rouge, una costante di
sostanziale unità, un comune denominatore: la dominante della luce che
schiarisce i colori e che proietta verso lo spettatore i corpi cromatici, le
masse plastiche sia quando esse sono riavvolte e s’accrescono nella rotondità
carnea dei nudi di terracotta, sia quando si schiacciano a disegnare le caselle
di un labirinto al di qua del tempo, sia quando tendono al monocromo lillaceo
di fiori, sia quando si ricompongono in nature morte con strumenti e
strumentisti. Una dominante di luce che è come musicale e della musica ha il
ritmo, la tendenza ad espandere per contenere, l’armonia di un totale esprimersi
nella felicità di un dono”.
Info: www.facebook.com/giovanniniarchpiera
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